Descrizione
Sequestro di CO2
Compensazione annuale media su 100 anni: 220 kg l’anno di CO₂
Periodo di compensazione CO₂
La tua cella assorbirà 1’071 kg di CO₂ (oltre una tonnellata!) per i primi 8 anni di crescita e 229 kg all’anno dal nono anno in poi fino al centesimo per un totale di 21’910 kg di CO₂ sequestrata in 100 anni ovvero 219,1 kg/CO₂ sequestrata di media all’anno.
Il bambù gigante è la pianta che cresce più in fretta al mondo (Guiness World Record) toccando da adulta i 18 metri di altezza e i 15 centimetri di diametro. Ma la caratteristica che lo rende così straordinario e benefico per l’ambiente è innanzitutto la sua capacità di sequestrare grandi quantità di anidride carbonica (CO₂), purificando l’aria che respiriamo e compensando così le emissioni inquinanti. Grazie al sistema di coltivazione unico di Forever Bambù, le performance già straordinarie del bambù nell’assorbimento di CO2 sono state ulteriormente migliorate. Lo studio scientifico commissionato a un’agenzia indipendente ha infatti dimostrato che un ettaro di bambuseto gestito con il metodo esclusivo di Forever Bambù arriva a sequestrare una quantità di anidride carbonica di ben 35 volte e mezzo superiore rispetto a un normale bosco (report: ASSORBIMENTO DI CO2 DI UN BAMBUSETO GESTITO DA FOREVER BAMBÙ E COLTIVATO IN ITALIA) In più, oltre a ridurre sensibilmente il livello di CO2 presente nell’aria, un bambuseto produce anche il 35% di ossigeno in più di quanto farebbe un bosco tradizionale.
Questo significa che i 8 mq di bambuseto (1 lotto) equivalgono a 28.4 metri quadrati di bosco per quanto riguarda la capacità di purificare l’aria.
Uso del bambù
Il bambù ha oltre 1600 usi industriali e alimentari, dal tessile alle costruzioni…scoprine alcuni qui sotto:
Bioplastica
Uno dei materiali più interessanti che si possono produrre con il bambù è la bioplastica, ovvero una speciale plastica ecologica che come la plastica tradizionale è resistente, lavabile e riutilizzabile ma a differenza di quest’ultima non danneggia né il pianeta né i suoi abitanti.
Si tratta infatti di un materiale naturale e biodegradabile, che possiamo gettare nell’umido: bastano dalle tre alle quattro settimane perché si decomponga. Una caratteristica che tuttavia non influisce sulla sua durevolezza: la bioplastica ricavata dal bambù è infatti resistente e versatile proprio come quella tradizionale.
Con il bambù si può produrre ogni tipo di oggetto, da quelli più comuni e di uso quotidiano ai più particolari: stoviglie, contenitori per il cibo, borracce, spazzolini…
Grazie al bambù possiamo risolvere uno dei problemi più importanti della nostra epoca liberando una volta per tutte la Terra dalle tonnellate di plastica che la stanno soffocando.
Carta di bambù
Grazie al suo elevato contenuto di cellulosa, con il bambù gigante si può produrre una carta con le stesse caratteristiche della carta comune, con cui stampare libri, realizzare bicchieri, rotoli asciugatutto e via dicendo. La differenza? La carta di bambù è 100% ecosostenibile!
Il bambù gigante ha un altissimo contenuto di cellulosa, soprattutto nei primi anni di vita del bambuseto. Con la cellulosa ricavata dalla triturazione delle canne di bamboo si può produrre una splendida carta ecosostenibile, in grado di sostituire in tutto e per tutto la carta comune.
La carta ottenuta dal bambù può essere impiegata per realizzare tantissimi prodotti: ad esempio dei panni riutilizzabili per la casa, che a differenza dei normali rotoloni da cucina hanno il vantaggio di poter essere lavati e impiegati più volte, ma anche libri, bicchierini e molto altro ancora.
Carta di bambù: perché è ecosostenibile? La carta comune viene spesso presentata come un’alternativa più ecologica rispetto ad esempio alla plastica: eppure il suo utilizzo contribuisce alla deforestazione. Infatti, quando tagliamo un albero per estrarre la cellulosa quell’albero muore e dovrà quindi essere in seguito ripiantato, rendendo necessario aspettare 15 anni perché il nuovo albero torni allo stato di quello precedente e permetta di raccogliere nuova cellulosa. Con il bambù, invece, il discorso è molto diverso. Una volta che la foresta è giunta a maturazione (intorno al settimo anno) è possibile tagliare circa 1/4 delle canne di bambù presenti in quella foresta ed estrarre la cellulosa in esse contenuta senza provocare alcun danno. Questo perché, anche dopo essere state tagliate, le canne di bambù ricrescono poi in maniera spontanea e sono pronte a fornire nuova cellulosa nel giro di un anno soltanto.
Pavimenti e arredi in legno bambù
Tra i tanti prodotti che si possono realizzare con il legno di bambù ci sono innanzitutto i pavimenti, sempre più apprezzati grazie alla loro capacità di unire estetica e funzionalità. Meno costosi, ma altrettanto belli e decisamente più resistenti alle abrasioni e al tempo, i parquet in bambù non hanno nulla da invidiare ai loro equivalenti in legno tradizionale. Inoltre, sono più sostenibili ed economici!
Se proprio vogliamo trovare un limite al parquet in bambù è il fatto che, essendo un materiale 100% naturale, le colorazioni disponibili sono limitate. Tuttavia, da un certo punto di vista, questa è anche la sua bellezza! Ogni pavimento in bambù è infatti unico nel suo genere ed è in grado di conservarsi per lunghissimo tempo, apparendo come appena posato anche dopo decenni.
Non solo pavimenti: con il legno di bambù si possono realizzare anche dei bellissimi elementi d’arredo: tavoli, armadi, sedie, comodini e molto altro ancora.
Accessori in bambù
Con il legno che si ricava dalle canne di bambù si possono realizzare molti degli accessori che usiamo nella nostra vita di tutti i giorni: ad esempio le penne, i cucchiaini da caffè, le borracce o addirittura gli orologi. Con il bambù si possono produrre anche degli spazzolini biodegradabili ed ecologici: è quello che ha fatto ad esempio il celebre brand Colgate, che ha da poco lanciato sul mercato una linea di spazzolini fatti proprio in bambù.
Alimentazione: i germogli di bambù
Una foresta di bambù permette di ottenere due tipi di prodotti: le canne e i germogli. Dalle canne di bambù si ricava un materiale sostenibile e molto versatile, che può essere utilizzato in moltissimi campi: dall’edilizia fino all’industria della moda. I germogli, invece, trovano applicazione in ambito alimentare.
Il germoglio di bambù è un prodotto poliedrico meraviglioso, utilizzato nella cucina asiatica da secoli per preparare praticamente qualsiasi cosa. Di recente è arrivato in Occidente e, grazie anche a Forever Bambù, sta entrando sempre di più nelle nostre cucine.
I germogli di bambù possono essere tritati per preparare delle creme oppure tagliati a dadini e inseriti in diverse preparazioni. Grazie al loro gusto neutro si sposano bene praticamente con tutto: ecco perché si possono utilizzare per cucinare ogni tipo di piatto, dall’antipasto al dolce.
Oltre ai piatti, con il germoglio di bambù si possono realizzare anche prodotti panificati (schiacciatine, taralli, ecc.), formaggi e addirittura birre e liquori. Non manca nemmeno il panettone, una vera prelibatezza!
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