Agricoltura biodinamica: cos’è e come funziona
L’uso di sostanze chimiche in agricoltura e le necessità delle coltivazioni intensive, hanno allontanato sempre più gli agricoltori dall’uso delle risorse naturali. L’agricoltura biodinamica, ideata dal filosofo tedesco Rudolf Steiner, ha segnato invece una inversione di rotta, con l’abbandono dei fertilizzanti e la centralità delle fasi lunari.
Molti confondono l’agricoltura biodinamica con quella biologica, usando i due termini come sinonimi, ma in realtà si tratta di pratiche differenti. I punti di contatto non mancano, ma le peculiarità delle metodiche biodinamiche vanno ben oltre l’abbandono dei pesticidi e si sposano bene alle varie coltivazioni, dalle più tradizionali a quelle in bambù.
I 3 punti chiave delle colture biodinamiche
L’agricoltura biodinamica nacque nel 1924 perché gli agricoltori cercavano delle soluzioni che non comprendessero l’uso di sostanze chimiche e si rivolsero quindi a Steiner. Il sistema da lui ideato considerava la fattoria come un ecosistema caratterizzato da profonde connessioni tra il fattore, gli animali e le piante. Steiner individuò delle connessioni anche tra cielo e terra, prendendo in considerazione anche l’importanza dei cicli lunari per la raccolta e la semina.
I principali strumenti usati dall’agricoltura biodinamica sono 3:
- Le fasi lunari;
- I preparati;
- La biodiversità.
La sinergia di questi 3 strumenti dà vita ad un bio-sistema che valorizza tutte le risorse e non esistono piante infestanti. Ogni pianta ha infatti una sua utilità e si può sfruttare in modo proficuo per mantenere in equilibrio l’ecosistema fattoria. Ecco che emerge il ruolo chiave della biodiversità.
I preparati biodinamici ideati da Steiner sono realizzati con l’uso di piante e minerali e alcuni sono anche molto stravaganti. Un esempio fra tutti è il cornoletame o preparato 500, realizzato con letame di vacca da lasciare riposare sotto terra tutto l’inverno dentro a dei corni di vacca. Il corno andrebbe poi dissotterrato, miscelato con acqua, dinamizzato e spruzzato sul suolo come fertilizzante.
Nonostante si tratti di metodiche bizzarre, diversi studi hanno dimostrato l’efficacia dei preparati biodinamici, capaci di rendere la terra più fertile, accelerare il compostaggio e stimolare uno sviluppo maggiore delle piante.
Agricoltura biodinamica e agricoltura biologica
I principi che stanno alla base dell’agricoltura biodinamica e biologica sono gli stessi, come il rifiuto di pesticidi e fertilizzanti chimici o la distanza da fonti di inquinamento. In generale tutti i prodotti che derivano da agricoltura biodinamica sono anche biologici, ma non si può dire il contrario.
Le metodiche biodinamiche prevedono un quid in più: i preparati, la rotazione delle colture, il rispetto del lunario e la sinergia di tutte le specie animali e vegetali, promuovono la fertilità della terra e contribuiscono a rafforzare le piante e al tempo stesso anche il metabolismo dell’uomo. Le colture biodinamiche oggi sono certificate dall’associazione Demeter.
Abbiamo fatto più volte riferimento all’ecosistema fattoria, ma i principi dell’agricoltura biodinamica si applicano anche alle sole coltivazioni portate avanti nel pieno rispetto delle linee guida già illustrate.
Le coltivazioni di bambù gigante di Forever Bambù rispettano la biodiversità e i principi dell’agricoltura biodinamica e biologica, ma c’è dell’altro. I bambù promuovono il benessere anche grazie alla capacità delle piante di assorbire molta CO2 e dalla sua biomassa si ricavano materiali e prodotti utili ed ecologici, come la fibra di bambù alimentare.
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