Inquinamento da anidride carbonica e denutrizione

anidride carbonica denutrizione

Le conseguenze dei cambiamenti climatici vanno ad incidere direttamente anche sulla salute delle persone. Infatti, i ricercatori sono giunti alla conclusione che alte concentrazioni di anidride carbonica e denutrizione siano strettamente legati.

Una larga fetta della popolazione mondiale rischia di fare presto i conti con carenze nutrizionali serie. Purtroppo saranno proprio le fasce più povere a fronteggiare questo pericolo, ma possiamo ancora fare qualcosa per evitare il peggio.

CO2 e denutrizione: lo spettro delle carenze nutrizionali

Alcune piante sono molto sensibili alle alte concentrazioni di CO2 e in queste condizioni il loro apporto nutrizionale si riduce. In particolare le piante di grano e riso, in presenza di elevati livelli di anidride carbonica, contengono meno proteine, ferro e zinco.

I ricercatori dell’Università di Harvard hanno studiato a fondo questo fenomeno e non ci sono dubbi su quale potrebbe essere lo scenario futuro. Se non verranno adottate delle politiche che mirano alla riduzione dei gas serra, entro il 2050 alcune piante non saranno in grado di fornire un adeguato nutrimento.

Ecco le proiezioni elaborate dai ricercatori in merito ai valori nutrizionali di grano e riso:

  • -10% di proteine
  • -6% di ferro
  • -7% di zinco.

L’impatto ambientale sugli alimenti è una delle tante conseguenze dei cambiamenti climatici ed è un problema ancora più serio perché riguarderà soprattutto i Paesi più poveri. Sebbene gli Stati Uniti e i Paesi europei siano quelli che producono più CO2, subiranno meno gli effetti delle carenze nutrizionali, perché in questi Stati l’alimentazione è piuttosto varia.

A causa dell’eccesso di CO2, i danni alla salute arriveranno soprattutto per gli abitanti del Medio-Oriente, dell’Africa settentrionale, del Sud-Est asiatico e dell’India. Sono popolazioni che non hanno una dieta molto varia e ricavano i nutrienti essenziali soprattutto dai vegetali.

Può sembrare paradossale, ma chi inquina di più subirà meno gli effetti dell’inquinamento, mentre chi inquina meno avrà la peggio.

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I cambiamenti climatici e la salute a rischio

Salvaguardare la salute di queste popolazioni deve diventare una priorità ed è bene pensare subito a quali potrebbero essere le soluzioni per scongiurare il rischio della denutrizione. La riduzione delle sostanze nutritive potrebbe essere colmata, ad esempio, con un’alimentazione più varia che comprenda anche delle piante che sono meno sensibili alle alte concentrazioni di CO2.

Una soluzione di questo tipo agirebbe però solo su una delle conseguenze dei cambiamenti climatici irreversibili e non sulle cause. L’inquinamento dell’aria, la proliferazione di microplastiche nei mari e la deforestazione, vanno invece combattuti in modo deciso.

La community di SaveHuman è in prima linea per contrastare eccesso di anidride carbonica e denutrizione che ne consegue. Infatti, per creare ossigeno e migliorare la qualità dell’aria, sono stati piantati nuovi alberi. Queste nuove foreste assorbiranno oltre 20.000 kg di CO2 nei prossimi 10 anni, ma questo è solo l’inizio.

Puntiamo a raggiungere l’obiettivo di un milione di alberi entro il 2020 e se ti unirai alla community di SaveHuman, sarà anche merito tuo. Salviamo l’uomo dall’uomo, prima che sia troppo tardi.

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Annalisa Chiarelli