Il surriscaldamento globale è una realtà che non possiamo più ignorare, non perché ne parlano ai telegiornali o si organizzano cortei in tutto il mondo. Ormai questi cambiamenti li viviamo ogni giorno, quando veniamo sorpresi da giornate invernali che sembrano primaverili o quando le sempre più frequenti alluvioni ci suggeriscono che c’è qualcosa che non va.
Di solito affrontiamo il problema con leggerezza e il nostro impegno nella raccolta differenziata dei rifiuti ci sembra più che sufficiente. Dopotutto, abbiamo fatto la nostra parte per salvaguardare il pianeta, no?
Ci illudiamo che prima o poi la situazione migliorerà, ma la verità è che ci avviciniamo pericolosamente al cambiamento climatico irreversibile. Il punto di non ritorno per il clima è a un passo da noi. È ora di svegliare le nostre coscienze!
I cambiamenti climatici e il punto di non ritorno
La Terra è un malato sotto osservazione, ma in questo caso i “medici” non indossano il camice bianco, ma sono gli esperti di Copernicus, il programma europeo di osservazione della Terra.
L’ultimo rapporto presentato da Copernicus parla chiaro: negli ultimi 5 anni la temperatura media globale si è innalzata di 1,1°C rispetto all’epoca preindustriale. Si tratta di un dato preoccupante, perché se questa differenza di temperatura superasse i 2°C, i cambiamenti climatici diventerebbero irreversibili.
Durante il 2018 proprio in Italia la situazione è stata peggiore che negli altri Paesi. Il 2018 per l’Italia è stato infatti l’anno più caldo degli ultimi 2 secoli, con 1,58°C al di sopra della media annuale.
Riscaldamento globale: le conseguenze che ci aspettano
Senza una decisa inversione di rotta sul clima, la catastrofe irreversibile diventa inevitabile. In questo drammatico scenario, potremmo assistere alla riduzione delle calotte glaciali, all’innalzamento del livello del mare e alla desertificazione di interi territori.
Le conseguenze del cambiamento climatico irreversibile non riguardano solo il mondo animale, con la perdita dell’habitat naturale da parte di specie a rischio, ma ci toccano molto da vicino. È la nostra stessa salute ad essere in pericolo, perché verrebbero meno i mezzi di sussistenza per tutti gli abitanti della Terra.
Durante il World Economic Forum che si è tenuto a gennaio 2020, è emerso che la peggiore minaccia per l’economia oggi è rappresentata proprio dai cambiamenti climatici, che rischiano di spazzare via interi settori dell’economia, facendo crollare drasticamente il PIL mondiale.
Evitare il raggiungimento del punto di non ritorno per il clima
Il rischio del cambiamento climatico irreversibile va scongiurato in ogni modo, perché è in pericolo la sopravvivenza del pianeta e del genere umano. Se vogliamo lasciare alle generazioni future un pianeta sano e vivibile, dobbiamo muoverci subito e tutti insieme.
È vero che questa enorme responsabilità ricade soprattutto sui governi e sulle grandi aziende, che troppo spesso mettono i profitti davanti ai rischi ambientali, ma anche noi, come singoli esseri umani, possiamo fare la nostra parte per migliorare la nostra impronta ecologica.
In questa battaglia per ridurre i livelli di CO2, la natura ci è amica, perché gli alberi sono la risorsa migliore per ridurre l’inquinamento e curare il pianeta. Pianta il tuo albero (o un’intera foresta!) e inizia oggi stesso a dare il tuo contributo per scongiurare il punto di non ritorno.