Com’è la qualità dell’aria che respiriamo?

Particolato, anidride carbonica e polveri sottili. È a causa di queste particelle invisibili se la qualità dell’aria è così bassa e mette a rischio la salute nostra e del pianeta. L’aria che respiriamo è sotto stretta osservazione 24 ore su 24 e periodicamente il livello di sostanze inquinanti sale oltre la soglia di allarme.

La circolazione a targhe alterne e le limitazioni per i veicoli più inquinanti sembrano avere solo un effetto temporaneo. I risultati di questi provvedimenti spariscono nel giro di poche settimane e in Italia si continua a morire prematuramente a causa dello smog, con oltre 300mila decessi l’anno. Serve un’inversione di rotta e ognuno di noi può fare la sua parte.

L’inquinamento dell’aria visto ai raggi x

Le particelle inquinanti che minacciano la qualità dell’aria sono tante. Tra le più insidiose c’è il particolato, che si produce per effetto del riscaldamento domestico, delle attività industriali e del traffico. Spesso il suo diametro è 100 volte più piccolo di un millimetro, infatti raggiunge senza difficoltà bronchi e polmoni.

Il biossido di azoto è invece l’inquinante che produce i peggiori danni alla nostra salute. Si tratta di una sostanza cancerogena che mette a dura prova l’apparato respiratorio ed è responsabile di circa 370 morti premature in Italia ogni anno.

Anche i livelli di CO2 sono spesso preoccupanti, ma a differenza degli altri inquinanti, l’anidride carbonica è un nemico più subdolo, perché minaccia la salute dell’intero pianeta. Anche quando non si arriva a livelli di tossicità per l’uomo, la crescente concentrazione di CO2 è causa del famigerato effetto serra e del riscaldamento globale.

La qualità dell’aria in Italia, in Europa e nel mondo

Tra tutti i Paesi dell’Unione Europea, l’Italia ha un triste primato, infatti è il Paese che registra il numero più alto di decessi legati all’inquinamento e allo smog. In alcune città italiane, come Lodi e Torino, i limiti alle sostanze inquinanti fissati dall’Unione Europea vengono superati con una frequenza allarmante. 

Nel resto d’Europa non va molto meglio, soprattutto in Polonia e negli altri Paesi dell’est, dove il carbone è usato ancora come fonte primaria di energia. 

Se ampliamo lo sguardo oltre i confini dell’Europa, ci accorgiamo che sono ancora le politiche energetiche ad avere un peso determinante sulla qualità dell’aria. Le città più inquinate del mondo si trovano in India, dove gli stessi raggi del sole sono filtrati da una fitta nube di polveri sottili.

Facciamo la nostra parte contro l’inquinamento dell’aria?

È corretto domandarsi che aria respiriamo, ma se sono soprattutto le politiche economiche a incidere sull’inquinamento, cosa possiamo fare noi come singoli individui? In realtà ognuno di noi può fare tanto e produrre ossigeno dall’anidride carbonica.

Per realizzare questo piccolo grande miracolo, basta sfruttare la straordinaria capacità di alcuni alberi di mangiare letteralmente lo smog. Con un semplice click puoi piantare un albero o un’intera foresta e fare la tua parte. Entra oggi stesso nella community e dai il tuo contributo per migliorare la qualità dell’aria e la salute del pianeta.

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Annalisa Chiarelli